Trattasi di un innovativo sistema di smaltimento delle acque piovane, adatto soprattutto per le strade: consiste in un abbinamento di un tombino statico che andrebbe posto sul ciglio della strada, e – frontalmente – la mia caditoia antiratto e antiallagamento che sostituisce l’apertura c.d. a “bocca di lupo”.
Foglie, rifiuti, terra. Sono le insidie che occludono tombini e caditoie, quelle grate poste ai lati delle strade per far defluire l’acqua piovana e drenare il manto stradale. Uno stato di degrado che durante maltempo o nubifragi può trasformare viali in fiumi, mettendo a repentaglio la sicurezza stradale e sanitaria delle città. Oltre il rischio allagamenti c’è anche il problema topi. La caditoia a ghigliottina anti allagamento e anti ratto. «È un sistema di drenaggio automatico che convoglia l’acqua piovana allo scarico fognario, impedendone l’accumulo, se la caditoia è intasata smaltisce l’acqua grazie a un dispositivo di apertura messo in corrispondenza della “bocca di lupo”, le tipiche aperture situate lungo i bordi dei marciapiedi di vie, parcheggi e sottopassaggi». Un meccanismo solleva uno sportello (la ghigliottina), che lascia confluire l’acqua nel pozzetto sottostante e poi nei collettori. Terminato l’allagamento si richiude, evitando l’uscita dei ratti in superficie. Attraverso un tubo in pvc l’acqua raggiunge infatti un contenitore, che riempiendosi funge da contrappeso. Per effetto della forza di gravità, la vaschetta si abbassa azionando il dispositivo, che trasmette il movimento alla serranda, alzandola verticalmente. Esaurito il flusso d’acqua, il contrappeso si svuota tramite una valvola di scarico, richiudendo la ghigliottina.